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LA TELEMEDICINA


I servizi di telemedicina sono delle vere e proprie prestazioni sanitarie al pari di quelle tradizionali. Ma cosa si intende esattamente con il termine “telemedicina” e a cosa serve di preciso?



Telemedicina e ufficialità


La definizione ufficiale di telemedicina è stata messa a punto recentemente dalle Linee guida approvate dalla Conferenza Stato-Regioni il dicembre scorso. “Attraverso la telemedicina è possibile garantire la fruizione di servizi sanitari senza che il paziente o l’assistito debba recarsi presso le strutture sanitarie, rendendo accessibili le cure attraverso uno scambio sicuro di dati, immagini, documenti e videochiamate, tra professionisti sanitari e pazienti, garantendo in alcune situazioni clinico-assistenziali lo svolgimento delle prestazioni professionali equivalenti agli accessi tradizionali”.

Non tutte le prestazioni di telemedicina sono uguali. In alcuni casi, infatti, possono sostituire totalmente le prestazioni tradizionali, mentre in altri le supportano o le integrano.



Vantaggi e Ambiti d’uso


I principali vantaggi della telemedicina, che la pandemia ha ulteriormente messo in luce, sono:

• monitoraggio continuo e intervento in fase precoce della malattia;

• consulto a distanza con medici specialisti in servizio;

• riduzione del costo delle cure;

• degenza ospedaliera di più breve durata.

La telemedicina può essere usata nell’ambito della diagnosi, della prevenzione, dello svolgimento delle terapie, del monitoraggio dei parametri clinici del paziente, ma anche per lo scambio di pareri tra professionisti.

Presso le farmacie associate FAP la parola chiave è PREVENZIONE.



Al cuor non si rimanda


Fondamentale è la telemedicina in ambito cardiologico attraverso l’esecuzione di esami diagnostici di primo livello in diretto contatto con professionisti che possono intervenire sia in situazioni di emergenza attraverso un teleconsulto e uno scambio di informazioni con i soccorritori, sia in contesti di prevenzione, monitoraggio e controllo con la telerefertazione, ossia il rilascio di una relazione (il cui contenuto è identico a quello dei referti in presenza) trasmessa con sistemi digitali o di telecomunicazione.



Gli italiani e la telemedicina


La telemedicina ha preso il via anche da noi e gli italiani hanno avuto modo di apprezzare la tecnologia in ambito sanitario trovandola particolarmente utile in un momento come quello pandemico, durante il quale tante persone non potevano raggiungere gli ospedali per effettuare cure e controlli.

Dai numeri di Nextplora, oltre il 22% degli italiani costretti a casa è riuscito a risolvere i propri problemi grazie alla telemedicina, ai video consulti e la consegna domiciliare dei farmaci. Ben il 70% ha dichiarato che queste soluzioni hanno diminuito il disagio dell’isolamento e il 25% le ha definite indispensabili.



Conclusioni


Il digitale quindi costituisce un supporto utile per la salute di tutti, e sottoporsi a controlli periodici e agli esami raccomandati dal proprio medico dovrebbe sempre essere tra le priorità, perché sono fondamentali per prevenire molte patologie. Sia la prevenzione che la cura, infatti, diventano presupposti per vivere meglio.


 

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