top of page
Search

Salute degli occhi




Quando le lacrime non servono per piangere


Per la salute degli occhi, le lacrime sono importanti. In ogni lacrima sono contenuti cloruro di sodio e altri sali, proteine, urea, glucosio ed enzimi battericidi, un insieme di componenti indispensabili per umidificare e proteggere costantemente l’occhio. Ogni anno l’organismo produce tra i 15 e i 30 litri di lacrime. Questa produzione può diminuire con l’età e in particolari condizioni, dando origine a fastidi come secchezza, irritazioni, sensibilità.


La sensazione di avere l’occhio secco è davvero molto comune. La sindrome dell’occhio secco si manifesta quando le ghiandole lacrimali accessorie non fanno il loro dovere. Tra i sintomi caratteristici dell’occhio secco c’è una sensazione di corpo estraneo, come se si avesse della sabbia all’interno dell’occhio. Ma anche occhi secchi al risveglio, bruciore agli occhi, fotofobia (fastidio alla luce), sensazione di occhio bagnato e prurito. La sintomatologia varia da caso a caso ed è amplificata da condizioni ambientali avverse (vento, caldo secco) o da un microclima sfavorevole (fumo, aria condizionata, riscaldamento).



Occhio secco: a caccia dei fattori scatenanti


Diversi sono gli elementi che possono portare a una condizione di secchezza dell’occhio. In primis, i fattori ormonali possono influenzare il benessere degli occhi. La fetta di popolazione più a rischio, in questo caso, è quella delle donne. Durante la gravidanza, infatti, il livello di produzione degli ormoni subisce alterazioni, che possono portare a una riduzione della produzione di lacrime naturali. Anche durante la menopausa la secrezione delle lacrime subisce una riduzione, dovuta alla fisiologica diminuzione degli estrogeni, che può influire sull’equilibrio della superficie oculare provocando la sindrome dell’occhio secco.

Ci sono poi i fattori ambientali. Gli agenti esterni possono causare irritazioni da contatto e contribuire ad alterare lo stato di salute degli occhi. L’azione dannosa dei raggi ultravioletti (UVA e UVB) è tipica sia del periodo estivo, che di quello invernale, soprattutto in zone in cui si è in presenza di neve. Lo smog, poi, provoca lo sviluppo di ozono a bassa quota, che, oltre ad essere nocivo per la salute, causa l’insorgenza di lacrimazione, bruciore e arrossamento degli occhi. Anche gli allergeni, come i pollini, possono causare sensazione di irritazione e occhio secco, così come il vento, l’aria condizionata e l’utilizzo delle lenti a contatto.

Non ultimo, la tecnologia. L’occhio, in virtù della sua fragilità, deve essere protetto dall’uso scorretto o eccessivo di dispositivi tecnologici. La sovraesposizione a schermi di computer, tablet e smartphone, infatti, può essere un fattore che contribuisce alla comparsa dell’occhio secco. La luce blu, emessa da tali dispositivi, possiede una radiazione luminosa di maggior frequenza ed energia, e l’esposizione prolungata a questa può provocare una minor frequenza del battito delle ciglia. Questo meccanismo alterato va ad intaccare la lubrificazione e l’ossigenazione della cornea, fondamentali per garantire un’idratazione adeguata all’occhio, necessaria per la sua salute.



Occhio secco: gli strumenti della diagnosi


Per mantenere gli occhi in salute è sufficiente avere delle piccole abitudini quotidiane, come per esempio una buona e sufficiente igiene quotidiana dell’occhio, con lavaggi oculari idratanti e l’utilizzo di colliri per alleviare arrossamenti, irritazioni e affaticamento. 

Insieme a questi gesti di cura giornaliera, per salvaguardare la vista è fondamentale svolgere degli esami oculistici periodici e non solo a seguito dell’insorgenza di un problema.

Grazie alla prevenzione periodica, svolta già dalla giovane età è possibile identificare, attraverso rapidi controlli patologie tipiche dell’età. Adottare questa accortezza e ripetere con periodicità i controlli permette di mantenere la vista in salute durante l’arco di tutta la vita.

Dalla misurazione della pressione arteriosa con screening in farmacia e/o dall’ottico, allo studio del film lacrimale con una visita oculistica, dove può essere valutata sia la quantità di liquido prodotta (test di Schirmer) sia la qualità del film lacrimale (test di rottura del film lacrimale-BUT). 

Attraverso i nostri occhi, sono tante le informazioni di salute generale che possiamo recuperare. Ecco perché controllarli, significa fare prevenzione a tutto tondo.




 

bottom of page