Lisci, ricci, biondi, mori, naturali o colorati, i capelli sono da sempre parte del fascino femminile e maschile. Proviamo a capire più a fondo quale sia la struttura dei capelli e come prendersene cura attraverso una serie di domande che sveleranno qualche interessante curiosità.
Com’è strutturato il capello?
Ciascun capello è composto da due parti principali: radice e fusto.
La radice è la parte nascosta del capello ed è situata all’interno del follicolo pilifero, ancorato nel cuoio capelluto, è l’unica porzione vitale del capello ed è proprio da questo complesso di cellule vive che il capello può allungarsi. Per questo è fondamentale l’apporto di sostanze nutrienti, che sono trasportate dal sistema circolatorio.
Il fusto rappresenta la parte visibile del capello, è costituito per la maggior parte da una proteina: la cheratina. Questa è capace di strutturarsi formando filamenti allungati altamente organizzati e ordinati, che conferiscono resistenza al capello. La maggior parte della cheratina è concentrata nella corteccia, porzione centrale e predominante del fusto. Oltre alla cheratina, la corteccia contiene i pigmenti che conferiscono la colorazione ai capelli. Attorno alla corteccia troviamo la cuticola, costituita da un multistrato di cellule prive di pigmento disposte a squame; ha una funzione protettiva ed è fondamentale per l’aspetto dei capelli.
Cuticola ed aspetto del capello
La cuticola è la porzione più esterna del capello, quindi entra in contatto con tutti i fattori ambientali, i trattamenti e i cosmetici che utilizziamo per la cura dei capelli. Una cuticola sana è formata da scaglie ben appiattite e ordinate, che garantiscono una buona riflessione della luce. Di conseguenza i capelli appaiono luminosi e sani. Quando la cuticola si danneggia, le scaglie si alzano, il capello diventa secco e opaco. Infine, il suo deterioramento può lasciare scoperta e priva di protezione la corteccia. Tutto ciò crea un danno alla fibra capillare, che si sfilaccia fino a spezzarsi definitivamente.
Quali sono i fattori che danneggiano i capelli?
Sono molti! Tra essi sicuramente quelli ambientali: radiazione solare, salsedine e smog. Permanenti, tinture, decolorazioni, utilizzo di piastra, phon e spazzola sono ulteriori elementi che possono influenzare negativamente la salute dei nostri capelli. Infine, shampoo troppo aggressivi possono danneggiare la fibra capillare.
Come possiamo limitare i danni?
Anche in questo caso, prevenire è meglio che curare. Anzitutto, usare shampoo delicati privi di tensioattivi aggressivi, come SLS e SLES, permette di non danneggiare il film lipidico presente sul cuoio capelluto e sui capelli. Altrettanto importante è utilizzare uno shampoo adatto alla propria tipologia di capello. Spesso gli estratti naturali sono utili per dare un target specifico allo shampoo. Ad esempio, l’estratto di betulla ha un’azione purificante sulla cute, quello di timo è antimicrobico e quello di ortica rafforza il capello. Il passo successivo è il balsamo condizionante o la maschera. Migliorando la pettinabilità, essi limitano la formazione di nodi e riducono lo stress esercitato sui capelli per pettinarli. Molto spesso questi prodotti ripristinano i lipidi essenziali dei capelli, come le ceramidi, e formano su di essi un film protettivo. Altri attivi largamente impiegati nei cosmetici di questo tipo sono gli amminoacidi essenziali come arginina, glicina, valina, cistina e così via. Queste sostanze, componenti della cheratina, idratano il capello contrastandone la secchezza. Infine, chi impiega frequentemente piastre liscianti, dovrebbe utilizzare un prodotto che protegga la fibra capillare dal calore. Molto utili sono i polimeri filmogeni appositamente studiati a tale scopo e usati in prodotti specifici da applicare prima dello styling o, comodamente, all’interno di condizionanti ad effetto riparatore da impiegare senza risciacquo.
Perché cadono i capelli?
I capelli cadono quando il follicolo pilifero ha completato il ciclo di vita. La crescita dei capelli non è continua: esiste un ciclo legato appunto ai follicoli. Questi intervallano periodi di accrescimento a periodo di riposo. Precisamente, i capelli alternano lunghe fasi di proliferazione (anagen), che durano anni e permettono al capello di allungarsi, con periodi di involuzione (catagen), in cui cessa l’attività proliferativa del bulbo, e periodi di riposo (telogen) che portano alla perdita del capello. Al termine di quest’ultima fase, il follicolo riprende la sua attività proliferativa andando a generare un nuovo capello.
Quanti capelli si perdono in media al giorno?
In media, è del tutto normale perdere dai 50 ai 100 capelli ogni giorno. Generalmente, due volte l’anno, in corrispondenza dei cambi di stagione, la perdita di capelli può sembrare maggiore, ma anche questo fenomeno è del tutto normale.
Esistono fattori che favoriscono la perdita di capelli?
Si. A tal proposito possiamo citare l’assunzione di alcuni farmaci o fattori fisiologici, come influssi ormonali e l’invecchiamento. Inoltre, dobbiamo considerare lo stress: periodi particolarmente stressanti possono essere accompagnati, a distanza di qualche mese, da una massiva perdita di capelli.
Esistono al contrario fattori che inibiscono la perdita di capelli?
Fortunatamente sì. Per rafforzare il bulbo e promuovere la crescita dei capelli esistono trattamenti cosmetici da utilizzare direttamente sul cuoio capelluto. Stimolano il metabolismo cellulare rafforzando le cellule vitali e promuovono il microcircolo: le vitamine del gruppo B, gli amminoacidi contenenti zolfo, l’adenosina e l’estratto di ginseng.
fonte: Farmacisti Preparatori - Autunno 2022
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