
La primavera è la stagione del risveglio della natura, eppure c’è un detto popolare che afferma: “Aprile, dolce dormire”. Ma vediamo insieme il suo significato! L’utilizzo di questo proverbio si riferisce alla condizione nella quale, in questo mese primaverile, si comincia ad assaporare un tepore così piacevole da indurre maggiormente al relax e al sonno.
Con i primi aumenti di temperatura si riattivano sia l’organismo che la muscolatura intorpidita dal freddo invernale, ed il nostro corpo tende ad assecondare il ritmo della luce, dal momento che le giornate si allungano e il sole tramonta più tardi.
Mentre per molte persone questo cambiamento è del tutto naturale e avviene senza grossi traumi, per altre il cambio di stagione rappresenta un momento di complesso riadattamento durante il quale l’organismo stenta ad abituarsi ai nuovi ritmi del sonno e della veglia. Possiamo considerare questa una delle tante cause per le quali spesso si “perde il sonno”.
Il sonno, fase fondamentale per l’individuo umano, è necessario per la stabilizzazione dei ritmi circadiani. Quando ne siamo privati memorizziamo più ricordi tristi che felici, comportando un’immagine distorta della realtà; ecco perché la mancanza di sonno favorisce patologie metaboliche e psichiatriche.
L’irregolarità del sonno, sia in termini di durata (meno di 6 ore, ma anche più di 9 ore) che di qualità, impatta sulla comparsa di malattie cardiovascolari, e la sua carenza, può causare danni all’apparato scheletrico con anomalie che coinvolgono ossa e midollo.
INQUINANTI DEL SONNO
Molto spesso non dormiamo bene a causa di errati comportamenti, messi in atto nel pre-sonno, definiti appunto “inquinanti del sonno”.
Tra questi ricordiamo:
pasti serali abbondanti
utilizzo di apparecchi elettronici quali computer, cellulari e tablet
continua variazione degli orari di addormentamento e risveglio
scarsa attività fisica nell’arco della giornata
utilizzo di sostanze voluttuarie (fumo, alcool, caffeina...)
Occorre, quindi, ripristinare una corretta igiene del sonno, adottando i giusti comportamenti:
addormentarsi sempre alla stessa ora è importante per la produzione dei giusti picchi di melatonina. Durante le prime 3 ore di sonno infatti si verifica il radicamento della memoria e la “pulizia” del sistema nervoso. Un’alterazione di questa sana abitudine può rallentare e danneggiare questo fondamentale meccanismo di rigenerazione neuronale.
preferire cene leggere, evitando il consumo di pasti ricchi di grassi, fa sì che il sonno non venga disturbato da una digestione rallentata.
evitare di svolgere attività fisica a ridosso dell’orario di riposo garantisce un fisiologico rilassamento del corpo e della mente, necessari per godere di un buon sonno.
PANDEMIA E SONNO
La pandemia da Covid-19, ed i continui lockdown, hanno fatto sì che le corrette abitudini di riposo, di bambini e adolescenti, si alterassero, provocando, in questi soggetti, sempre più frequenti disturbi del sonno.
Più della metà dei ragazzi dichiara di non riuscire a dormire più “come prima”, riscontrando difficoltà nel prendere sonno (insonnia precoce) o lamentando frequenti risvegli notturni (insonnia tardiva).
L’esposizione prolungata alla luce blu degli schermi retroilluminati di tablet, PC e smartphone ha, inoltre, amplificato questi disturbi del sonno.
Un valido aiuto per affrontare efficacemente questo problema può derivare da principi attivi presenti in natura, quali escolzia, valeriana, melissa, passiflora, tiglio e melatonina, capaci di favorire il sonno fisiologico ed un dolce risveglio.
In particolar modo la melatonina, mediante la sua azione ipnotico-sedativa, trova impiego nella terapia del sonno in soggetti che presentano insonnia.
La melatonina è un ormone naturalmente prodotto dal nostro organismo che agisce regolando il ciclo sonno-veglia. Viene secreto poco dopo la comparsa dell’oscurità e la sua concentrazione si riduce gradualmente all’approssimarsi del mattino.
Assunta nelle prime ore della sera è in grado di indurre e mantenere il sonno, normalizzandone il ritmo, anche in caso di variazioni dovute a repentini cambi di fuso orario, come nel caso del jet-lag. Svolge inoltre un importante ruolo nella sensazione di benessere, come rimedio nelle situazioni di stress psicofisico.
Conoscere i comportamenti che possono indurre tale disturbo rappresenta un’informazione per il tuo medico e farmacista, affinché possano consigliarti i rimedi più adatti alle tue esigenze.
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