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LATTOSIO sì, LATTOSIO no


l lattosio è il principale zucchero del latte ed è presente anche in altri prodotti caseari o derivati del latte.

Esso è costituito da due zuccheri semplici: il GALATTOSIO e il GLUCOSIO, entrambi essenziali per la crescita e lo sviluppo del bambino; il galattosio è importante per la formazione delle strutture nervose mentre il glucosio rappresenta il principale substrato energetico dell’organismo.

Tuttavia per poter essere utilizzato, il lattosio deve essere scisso nei suoi due zuccheri fondamentali dalla LATTASI,una beta-galattosidasi presente sulle cellule della mucosa intestinale; la lattasi compare già alla 23a settimana di gestazione ed aumenta la propria attività sino a raggiungere il massimo al momento della nascita, rimanendo costante per tutto il periodo dell’allattamento.

Dopo lo svezzamento la concentrazione della lattasi inizia a decrescere con una riduzione geneticamente programmata ma estremamente variabile da individuo a individuo. L’intolleranza al lattosio si manifesta, sia nel bambino che nell’adulto, quando viene a mancare parzialmente o totalmente la lattasi; in questo caso il lattosio non viene digerito e rimane nel lume intestinale dove viene fermentato dalla flora batterica con conseguente richiamo di acqua e produzione di gas e acidi grassi a catena corta.

Il quadro clinico che deriva da questa carenza è caratterizzato da dolori addominali di tipo crampiforme, meteorismo, distensione addominale con senso di gonfiore e diarrea.

E’ tuttavia possibile porre parzialmente rimedio ai problemi legati a questa intolleranza assumendo delle compresse contenenti lattasi opportunamente dosate per adulti e bambini poco prima di consumare alimenti contenenti lattosio.

Recentemente è stato posto in commercio un test domiciliare da effettuare sulla saliva attraverso il tampone boccale accluso alla confezione. Il campione deve poi essere inviato al laboratorio di analisi, dove un team di genetisti, in modo del tutto anonimo, estrae il dna sul quale viene effettuata l’analisi del”gene della lattasi”coinvolto nell’intolleranza al lattosio. Dopo 15 giorni viene spedito a casa un report personale con il risultato dell’analisi e l’interpretazione del genetista.

In caso di forma non ottimale del gene lattasi il report fornisce consigli comportamentali e dietetici. Nel caso in cui la forma del gene sia ottimale è tuttavia possibile che si verifichi un malassorbimento temporaneo dovuto a forme infettive, malattia celiaca o patologia infiammatoria intestinale. In questo caso il report fornisce informazioni sulla gestione dell’eventuale deficit secondario di lattasi e sull’utilizzo di integratori alimentari.

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