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Etch... ECHINACEA!


L’organismo umano è costantemente esposto ad attacchi da parte di agenti patogeni, ma solo quando veniamo colpiti da un processo infettivo ci accorgiamo di quanto sia indispensabile il nostro meccanismo di difesa, ovvero il sistema immunitario.

Esso rappresenta lo scudo migliore contro possibili aggressioni da parte di patogeni invasori.

Può accadere però che questo tipo di sostegno si vada ad indebolire, l’organismo diviene così più sensibile alle infezioni e occorre pertanto correre ai ripari.

Dobbiamo comunque ricordare che le barriere naturali di protezione quali muco, epidermide e succhi gastrici, costituiscono una linea di controllo fondamentale che, in associazione con le difese immunitarie antigene-specifiche, ovvero anticorpi e linfociti T, combattono gli attacchi esterni.

Lo stress, l’insorgenza di patologie, l’uso eccessivo di antibiotici e fattori ambientali come il freddo, l’umidità e il cambio stagionale, possono indebolire il funzionamento della salvaguardia naturale di ciascuno di noi. In presenza di tali condizioni, l’organismo deve riuscire a ripristinare e rafforzare il proprio esercito immunitario.

Sicuramente il consumo abituale di frutta, verdura e yogurt così come l’assunzione di prebiotici e di fermenti lattici vivi (probiotici) costituiscono le basi alimentari migliori per rafforzare la capacità di risposta. Così come l’attività sportiva praticata in modo equilibrato.

Fortunatamente, se la correzione della abitudini alimentari e lo sport non dovessero bastare, possiamo avvalerci delle risorse naturali rappresentate dal gruppo di piante medicinali ad azione immunostimolante e adattogena a nostra disposizione.

Una delle più ricercate, per le sue proprietà terapeutiche, nel panorama fitoterapico è l’Echinacea.

Con questo termine vengono solitamente indicate le radici, il rizoma e le parti aeree di alcuni tipi di piante originarie delle zone temperate del Nord America, appartenenti alla famiglia delle Asteraceae. Fanno parte di questo genere nove specie ma solo tre di esse vengono utilizzate per scopi commerciali: l’Echinacea purpurea, l’Echinacea pallida e l’Echinacea angustifolia.

Il crescente interesse nei suoi confronti va attribuito alla capacità di aumentare la resistenza alle infezioni. Questa pianta ha dimostrato una particolare utilità nella cura degli stati influenzali e nella prevenzione delle malattie da raffreddamento.

La sua attività farmacologica è dovuta al sinergismo di più sostanze, pertanto non si conoscono con certezza i singoli principi attivi che la determinano.

Gli studi hanno dimostrato che i componenti della radice contengono l’acido caffeico, il quale detiene proprietà antivirali. Inoltre sono presenti flavonoidi vari, acidi grassi insaturi, polisaccaridi e oli essenziali.

L’Echinacea non è soltanto efficace nella prevenzione delle malattie da raffreddamento, tipiche del periodo invernale, ma promuove anche il processo di guarigione dopo che il virus ha colpito l’organismo.

La sua attività è stata dimostrata sia nelle infezioni recidivanti delle vie respiratorie che in quelle delle basse vie urinarie.

Un altro effetto noto è la stimolazione delle ghiandole soporifere e mucipare. Infatti, la presenza di una maggiore quantità di muco a livello faringeo determina una condizione sfavorevole alla riproduzione del virus in quanto risulta difficoltosa la sua penetrazione.

Inoltre l’Echinacea viene impiegata per la preparazione di unguenti grazie alla sua capacità di velocizzare i processi di cicatrizzazione. Per le sue proprietà antinfiammatorie, antisettiche e decongestionanti, è utile nel trattamento di ulcere, ferite infette, ustioni e dermatiti.

In commercio essa è reperibile in diverse formulazioni: tisane (a base di polvere di radice secca), succo di parti aeree, tinture e capsule.

Un’associazione molto valida è quella con Uncaria tomentosa, Acerola, Rosa canina e Vitamina C.

Le prime due favoriscono le naturali difese dell’organismo. La Rosa canina ha azione ricostituente e di sostegno, mentre la Vitamina C contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario.

Le modalità ed i tempi di somministrazione variano da prodotto a prodotto. Si riscontrano ottimi risultati con l’assunzione preventiva, che va iniziata alla comparsa dei primi sintomi associati a stati influenzali e ad altre malattie da raffreddamento.

L’utilizzo dell’Echinacea è sconsigliato in caso di malattie autoimmuni, gravidanza e allattamento.

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