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Piccole molecole, grandi attivi cosmetici


Alzi la mano chi, tra noi, sogna di svegliarsi al mattino, guardarsi allo specchio e vedere la propria pelle ringiovanita, luminosa, elastica e dal colorito uniforme.

Al di là del lato prettamente edonistico, essere appagati dal proprio aspetto ha un risvolto psicologico di alto rilievo. Piacersi ci fa sentire più sicuri di noi stessi, con tutte le conseguenze che ciò comporta nei diversi aspetti della nostra vita.


I trattamenti cosmetici all’avanguardia derivano da uno studio approfondito della pelle e delle sue funzioni. In quest’ottica, l’epidermide e le cellule che la compongono sono diventate oggetto di grande interesse. Gli studiosi hanno sviluppato un concetto semplice ma per nulla scontato: affinché la pelle sia sana e dall’aspetto giovane, le cellule epidermiche devono stare bene, ed esercitare al meglio le loro funzioni. L’attenzione degli studiosi si è dunque concentrata sulle molecole che hanno un impatto positivo sulla vita della cellula stessa. Tra queste sostanze spiccano gli osmoprotettori, ovvero zuccheri, polioli, aminoacidi o sostanze chimicamente affini, entrate con successo a far parte della categoria degli attivi cosmetici.


Alcuni esempi di osmoprotettori sono: trealosio, inositolo, arginina ed ectoina. Questi composti sono in grado di creare un ambiente favorevole alla vita della cellula agendo sul gradiente osmotico. In parole semplici, gli osmoprotettori assicurano alle cellule il corretto quantitativo di acqua. L’azione svolta da queste piccole molecole è garantita anche in ambienti che di norma pongono la cellula cutanea sotto stress. Condizioni stressanti per la pelle possono verificarsi ad esempio vivendo in climi invernali freddi, o all’opposto estivi, caldi e secchi. Assicurare alle cellule il corretto gradiente osmotico è di fondamentale importanza per la loro stessa vita. In tali condizioni, la cellula non solo sopravvive, ma ha la possibilità di vivere bene svolgendo al meglio le sue funzioni.


Questo processo ha altre importanti conseguenze se consideriamo l’organo pelle nella sua totalità. Le cellule dell’epidermide, infatti, costituiscono lo strato più esterno della nostra cute. Esse sono altamente organizzate sia per quanto riguarda la loro struttura, sia per quanto riguarda le risposte agli stimoli esterni. Tutto ciò è possibile grazie ad una fitta rete di messaggi, che le nostre cellule si scambiano e che, dalla superficie cutanea, arrivano fino agli strati più profondi della pelle.

Questi messaggi sono molto precisi e sono costituiti da sostanze prodotte dalle cellule stesse. Quando le cellule epidermiche vivono in un ambiente a loro favorevole, garantito dalla presenza di osmoprotettori, i messaggi sono “positivi”. Di conseguenza, si osserva un miglioramento dello stato di salute e dell’aspetto della pelle stessa. Totalmente opposto è lo scenario che si presenta nel caso in cui le cellule epidermiche sono stressate. Esse, infatti, scambiano messaggi “negativi” che mettono in allarme tutte le strutture di cui la pelle è composta.


A volte, ad affiancare l’attività degli osmoprotettori nei cosmetici, troviamo lipidi di barriera e molecole antiossidanti. Esempi di lipidi di barriera sono le ceramidi e gli acidi grassi. Queste molecole sono identiche a quelle naturalmente presenti sulla nostra cute. Il formulatore sceglie lipidi di questo tipo proprio per potenziare l’efficacia della nostra barriera cutanea. Ricordiamo sempre che la pelle è la prima barriera fisica tra il nostro corpo e l’ambiente esterno. Più la barriera è sana e forte, minore è la penetrazione delle sostanze esterne, che possono danneggiare la cute promuovendone l’invecchiamento. Gli antiossidanti, infine, sono da sempre alleati della salute e della bellezza della nostra pelle. La maggior parte dei processi di invecchiamento, infatti, genera la formazione di radicali liberi. Queste molecole dannose vengono efficacemente sconfitte grazie all’attività degli antiossidanti.


L’azione protettiva nei confronti delle cellule epidermiche svolta dagli osmoprotettori rientra in un concetto di cosmetico ad attività antietà globale. In questo caso, infatti, non ci si concentra su un singolo problema legato all’invecchiamento cutaneo, bensì si agisce a 360 gradi sulle strutture cutanee. Il risultato di tutto ciò possiamo vederlo allo specchio con i nostri stessi occhi. La nostra pelle, infatti, apparirà ringiovanita, sana, luminosa e dal colorito uniforme.

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