Il trend di stagione
Entrando nel pieno della bella stagione con le giornate più lunghe il nostro organismo è sottoposto a un cambiamento fisiologico di stress e complice i tanti mesi a cui siamo stati sottoposti a isolamento forzato e pressione mediatica derivanti dal contesto pandemico, uno dei disturbi più diffusi è sicuramente la scarsa qualità del sonno.
Tant’è vero che la medicina del sonno rappresenta una disciplina in rapida ascesa, in quanto il miglioramento del sonno significa anche una sostanziale efficienza della vita nella sua interezza.
Apnee del sonno, scoprirne l’origine
Dormire male è ormai il trend di stagione per più della metà degli italiani. A questi si aggiungono chi soffre di russamento e della sindrome delle apnee ostruttive – Osas. Queste patologie interferiscono con l’efficienza del riposo notturno e le apnee se non diagnosticate e tenute sotto controllo sono potenzialmente pericolose per la salute, perché un sonno disturbato può divenire concausa nello sviluppo di problematiche a discapito, tra gli altri, del sistema immunitario e di quello cardiovascolare.
L’arresto del respiro nel sonno è causato dalla temporanea ostruzione delle vie respiratorie superiori, tra naso e laringe, e interessa sia i bambini che gli adulti. La patologia ha diversi livelli di gravità e diverse cause scatenanti. Le apnee che provocano sia un calo dell’ossigeno nel sangue sia alterazioni del normale sonno fisiologico. Il corpo entra in allarme aumentando i livelli di catecolamine (risposta allo stress) con aumento della pressione arteriosa, oscillazioni del ritmo cardiaco e aumento del lavoro cardiaco. Senza contare che ne deriva una scarsa efficienza del sonno, con sonnolenza e difficoltà di concentrazione durante il giorno.
Chi colpisce e come prevenirle
La sindrome di apnee notturne è una vera e propria epidemia sommersa. Colpisce il 27% degli italiani ma è diagnosticata solo nel 4% dei casi. Ne soffrono l’80% dei pazienti obesi, con pregresso evento di infarto o con ipertensione. La percentuale scende al 70% nei pazienti con diabete e al 60% con un pregresso ictus o con fibrillazione atriale.
Ecco la ragione per la quale anche in questo caso la prevenzione è la chiave di svolta. E’ proprio questa ragione che nelle Farmacie Associate FAP da due anni ormai, abbiamo inserito tra gli screening in telemedicina quello della rilevazione delle apnee ostruttive del sonno. Attraverso un esame meno invasivo della polisonnografia, il quale spesso richiede tempi di attesa piuttosto lunghi.
In Italia il 96% dei casi
non sono diagnosticati e non sono trattati
prevalenza
27% degli italiani soffre di osas
15% degli italiani soffre di una forma grave
conseguenze
4X incidenti Stradali
3X ictus, diabete, malattie cardiovascolari
2X incidenti sul lavoro
soffrono di apnee del sonno
80% pazienti obesi
80% dei pazienti con pregresso infarto
80% dei pazienti con ipertensione difficile da trattare
70% dei pazienti con diabete
60% dei pazienti con pregresso ictus
50% dei pazienti con fibrillazione atriale
A cura di FAP - Farmacisti Associati Piemonte
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