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Importanza della valutazione della COMPOSIZIONE CORPOREA nella dieta e come attiva prevenzione


Fino a pochi anni fa lo strumento ritenuto più idoneo a valutare lo stato nutrizionale di una persona e la sua collocazione all’interno dei parametri della salute era un semplice calcolo peso/ altezza al quadrato, conosciuto come BMI (indice di massa corporea).

Tuttavia questo stesso parametro che per molto tempo ha fornito un metodo pratico e veloce per stabilire il grado di sovrappeso e obesità nella popolazione, si è rivelato inadeguato da un punto di vista fisiologico, poiché non tiene conto delle proporzioni relative di muscoli e grasso nel corpo.

Infatti la maggior parte degli atleti risulta in sovrappeso pur essendo in perfetta forma e salute.

Lo strumento attualmente ritenuto più adatto ad ottenere un risultato obiettivo è il Test Impedenziometrico, un metodo indiretto basato sull’impedenza bioelettrica che fornisce indicazioni precise riguardo alla percentuale di massa magra e massa grassa di un soggetto.

Ma perché è così importante conoscere questo parametro e sottoporsi a questo semplice test che si effettua anche tramite una comune bilancia-impedenziometro, strumento meno preciso, ma tuttavia ugualmente utile per monitorare alcuni parametri?

Il caso più semplice e anche di più facile intuizione riguarda l’impostazione di un percorso nutrizionale volto alla perdita di peso. Tutte le volte che viene impostata una dieta personalizzata o viene monitorata una perdita di peso è utile ricorrere al test in quanto tramite esso viene effettuata una “fotografia” del punto di partenza e del successivo percorso.

I risultati del test possono essere sorprendenti: non è raro infatti che anche persone “normopeso” con BMI corretto, possano risultare in condizioni simili all’obesità in quanto eccessivamente povere di massa muscolare rispetto alla massa grassa per i più svariati motivi (precedenti diete ipocaloriche ripetute, mancanza di esercizio fisico, danni da terapie farmacologiche).

La massa muscolare è infatti, la nostra “assicurazione sanitaria” per il futuro, in quanto ci permette di mantenere la funzionalità nei movimenti anche durante il processo naturale di invecchiamento e, come ben sappiamo, mantenere funzionalità significa essere autosufficienti al massimo grado nella terza età, potersi permettere di fare sport a lungo e con soddisfazione, recuperare prima in caso di interventi chirurgici, sostenere meglio una terapia farmacologica importante (come precisato nell’ultimo Congresso sulla Nutrizione in terapia all’Istituto Tumori di Milano).

Se poi vogliamo parlare di” perdita di peso ” durante una dieta, è fondamentale valutare la massa muscolare perché, da un punto di vista anche visivo, essa determina la tonicità della figura e il suo monitoraggio rende possibile un ”dimagrimento localizzato”, evitando di perdere troppo su gambe e braccia e realizzando di fatto una diminuzione del grasso viscerale che si riflette in un girovita più stretto, una pancia più piatta e un aspetto giovanile che preserva la freschezza anche con perdite di peso importanti.

Infine per tutti coloro che praticano sport a livello agonistico, ma soprattutto amatoriale e per chi frequenta una palestra, risulta particolarmente utile conoscere la propria composizione corporea per meglio impostare e controllare il proprio allenamento.

Un altro parametro “utile”, rilevabile dal test, è il cosiddetto “grasso viscerale”, di solito correlato ad un aumento della circonferenza addominale e spesso all’insorgenza di squilibri nei parametri ematochimici. Questo valore è importante per individuare fattori di rischio per lo sviluppo di diabete di tipo II e/o disturbi cardiovascolari.

In ultima analisi se risulta importante conoscere la propria composizione corporea, è fondamentale che essa venga inquadrata all’interno di un’anamnesi clinica effettuata da uno specialista, come stabilito per legge.

I risultati vengono comunicati direttamente all’interessato, sono coperti da privacy e possono essere complementari alle Campagne Nazionali di Prevenzione verso malattie metaboliche, cardiovascolari e per la promozione di corretti stili di vita.

Le letture che vengono effettuate al di fuori di questo contesto professionale non sono raccomandabili in quanto possono essere “condizionate” dalla vendita di prodotti e pertanto non eticamente corrette ai fini della tutela della salute della persona.

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