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Aspettando il SOLE


Con l’arrivo dell’estate uno dei problemi più importanti per il nostro benessere risulta essere la protezione dai raggi del sole per evitare l’insorgenza di scottature ed eritemi, estremamente dannosi per la salute.

La luce solare è costituita da diversi tipi di radiazioni caratterizzate da una differente lunghezza d’onda.

Le più nocive per la pelle sono quelle ultraviolette, UV, suddivise in tre tipi: UVA, UVB e UVC che, sulla base proprio della lunghezza d’onda, presentano diversi gradi di penetrazione cutanea.

Gli UVA rappresentano il 98% dei raggi UV la cui lunghezza d’onda varia dai 320 ai 400 nm. Essi hanno effetti ottimi sull’abbronzatura e moderati per quanto riguarda il danneggiamento cutaneo. Per la loro elevata lunghezza d’onda però riescono a raggiungere in profondità il derma, causando la distruzione di capillari, collagene ed elastina, molto importanti per l’elasticità e la compattezza dei tessuti. In questo modo favoriscono il processo di invecchiamento cutaneo. Inoltre contribuiscono alla produzione di radicali liberi e alla comparsa di eritemi.

Gli UVB costituiscono il 2% dei raggi UV, con una lunghezza d’onda che oscilla tra i 280 e i 320 nm. Essi detengono una minore capacità di penetrazione e non riescono a oltrepassare le strutture più superficiali della pelle. Nonostante questo provocano comunque effetti negativi importanti in quanto i raggi UVB sono capaci di alterare il materiale genetico contenuto nel DNA, facendo così crescere il rischio di comparsa di tumori cutanei. Per quanto riguarda l’insorgenza dell’eritema gli UVB presentano un maggiore effetto rispetto agli UVA. Sono anche i principali responsabili dell’abbronzatura.

Gli UVC, la cui lunghezza d’onda ha un intervallo di 100-280 nm, sono molto dannosi per la salute. Tuttavia essi non presentano particolari effetti sul derma in quanto vengono trattenuti dalla fascia di ozono che avvolge la Terra.

Il rischio di esposizione aumenta in alta quota.

Un primo passo per prevenire i danni derivanti dalle radiazioni solari consiste nell’utilizzo di creme o emulsioni con un filtro adatto. Si può partire da fattori di protezione molto bassi, intorno ai 15-20, fino ad arrivare agli schermi totali, 50 e 50+, adatti alle pelli più sensibili e delicate. In questo caso è sempre opportuno impiegare quelli contenenti filtri fisici, come polveri di ossido di zinco e biossido di titanio. Molto importante è anche la ripetitività della loro applicazione durante l’esposizione. Un altro requisito fondamentale delle creme solari consiste nella capacità di andare a ridurre i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cutaneo e della trasformazione neoplastica. A tale scopo nel filtro possono essere aggiunti estratti contenenti superossidodismutasi, enzima in grado di trasformare i radicali in acqua. Inoltre anche le vitamine E, C e i betacarotenoidi svolgono un’azione di contrasto verso i radicali liberi prodotti dai raggi UV.

Un altro valido aiuto può essere l’utilizzo, prima e dopo l’esposizione al sole, di integratori che vadano ad aiutare e stimolare le difese naturali, grazie alla presenza di componenti ad azione antiossidante.

Il betacarotene appartiene alla categoria dei carotenoidi, pigmenti di origine vegetale. Questo composto è reperibile in molti alimenti come verdure a foglia verde, cereali, patate dolci, zucca, peperoni, albicocche, spinaci e ovviamente nelle carote.

I carotenoidi sono dotati di un elevato grado di pigmentazione, con un colore che varia dal rosso all’arancione e molto sensibili alla luce e al calore. Queste sostanze vengono prodotte dalle piante come forma di difesa verso la formazione di radicali liberi che avviene nella pianta stessa durante il naturale processo della fotosintesi clorofilliana.

Il betacarotene è un ottimo antiossidante ed è una fonte primaria di retinolo (vitamina A), che ha effetti benefici sulla vista e sulla pelle e consente alle ossa di crescere in modo omogeneo. I benefici di questo carotenoide aumentano grazie all’assunzione combinata con vitamina E, C e zinco.

Inoltre esso è in grado di ridurre la sensibilità della pelle quando la stessa è esposta ai raggi solari.

Il fabbisogno di betacarotene per una persona adulta varia dai 2 ai 4 mg al giorno.

Un altro carotenoide molto importante è il licopene.

La fonte principale è rappresentata dal pomodoro e la sua concentrazione dipende dalla varietà e dal grado di maturazione del pomodoro stesso.

Altre fonti minori sono pompelmo rosa, carote, albicocche, arance rosse e cocomeri.

In questo caso l’assorbimento del composto aumenta all’aumentare della temperatura. Per tale motivo salse, succhi e ketchup sono quindi una fonte migliore rispetto al pomodoro fresco.

In ogni caso osservando la colorazione di un frutto si potrà individuare la presenza di licopene: più si avvicina al rosso intenso, maggiore sarà la concentrazione.

Diverse sono le funzioni attribuite a tale sostanza. La sua assunzione regolare diminuisce l’insorgenza di malattie cardiovascolari e di attacchi cardiaci.

La sua azione antiossidante viene collegata a una minore incidenza di alcune forme tumorali che possono colpire la cervice o il collo dell’utero, la mammella, l’apparato digestivo e la prostata; inoltre può proteggere il nostro organismo nei confronti di malattie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer.

Naturalmente un effetto molto importante è sicuramente la fotoprotezione della pelle dall’attacco dei raggi ultravioletti.

Va comunque tenuto presente che l’assunzione degli integratori a base di carotenoidi non esclude l’utilizzo di creme solari, anch’esse fondamentali per non incorrere nelle dannose e fastidiose scottature e negli eritemi.

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