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PREVENIRE... è meglio che curare


Il termine immunità deriva dal latino e significa “protezione”. Il suo compito è quello di proteggere il corpo da agenti infettivi quali virus, fungi e batteri da cui l’organismo è costantemente attaccato. è particolarmente importante trovare dei preparati che possano stimolare un sistema immunitario indebolito modulandone efficacemente la riposta. Oltre al ricorso ai vaccini e alle terapie con anticorpi, si è venuto a delineare in campo medico il concetto di immunostimolazione. Essa consiste in una serie di processi non specifici che favoriscono la stimolazione del sistema immunitario umorale e cellulare. La protezione che viene a crearsi prende il nome di paraimmunità. L’attenzione di molti studiosi si è rivolta verso piante medicinali nel tentativo di individuare nuovi ed efficaci agenti immunostimolanti. Risulta particolarmente importante somministrare questi preparati ai primi segni di infezione come supporto alla terapia ma soprattutto nella profilassi delle malattie da raffreddamento e influenzali. In questo breve excursus prenderemo in esame alcune piante medicinali sotto il profilo delle loro proprietà immunostimolando, tralasciando le altre importanti attività medicinali.

ECHINACEA

Appartiene alla famiglia delle composite; se ne utilizza la radice e la pianta intera. Studi dimostrano che il suo uso aumenta la produzione di alfa e beta interferone; esplica attività antivirale contro i virus dell’influenza e dell’Herpes.

UNCARIA

Antibiotico naturale, aumenta le difese immunitarie, utile quindi non solo contro l’influenza ma anche come antibatterico e antivirale in caso di candidosi, parassitosi intestinale, herpes, malattie genitali femminili grazia anche alla sua spiccata attività antinfiammatoria e cicatrizzante.

RIBES NERO

Si usa in fitoterapia e in gemmoterapia per stimolare le ghiandole surrenali a produrre cortisolo, un cortisonico endogeno che aiuta l’organismo a reagire alle condizioni di stress e alle infiammazioni causate dalle infezioni.

ROSA CANINA

è la specie di rosa selvatica più comune in Italia, molto frequente nelle siepi ai margini dei boschi. Viene largamente usata per il suo alto contenuto in Vitamina C, presente in quantità da 50 a 100 volte superiore che negli agrumi tradizionali. Lo stile di vita occidentale, l’inquinamento industriale, l’influsso di apparecchi elettronici, il fumo sono tutti fattori che aumentano il fabbisogno di Vitamina C per cui una integrazione è praticamente necessaria anche al più salutista di noi. Il suo utilizzo durante le infezioni virali ne abbrevia notevolmente il decorso e risulta essere un eccellente tonico contro la stanchezza nella convalescenza.

ALOE

Notissima pianta venuta alla ribalta nella cultura occidentale alla fine degli anni ‘50 per le sue proprietà cicatrizzanti e antinfiammatorie sia cutanee che delle mucose del tratto gastrointestinale, possiede anche azione batteriostatiche e virostatica per cui si può utilizzare in sinergia con altre piante nelle forme influenzali e virali.

NONI

è la Morinda Citrifolia, usata spesso in associazione con l’aloe. Il succo sarebbe in grado di stimolare il sistema immunitario, che è spesso compromesso da alimentazione sregolata e dalle ricadute negative dello stress. Come il Ribes nero e l’Aloe possiede anche azione antinfiammatoria e analgesica, proprietà dal non trascurare durante il decorso influenzale.

PROPOLI

Antibiotico naturale per eccellenza, grazie alla galangina e alla pinocembrina, che inibiscono anche a basse concentrazioni la crescita di numerosi microrganismi e virus, tra cui l’herpes, la candida, i saccaromiceti, l’impiego della propoli potenzierebbe anche l’azione dei vaccini.

Va sottolineato che tutti questi rimedi, già attivi singolarmente, trovano la loro migliore espressione se utilizzati in preparati che ne sfruttano la sinergia.


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